The Giant Dwarf – Mui

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The Giant Dwarf – Mui


VINA RECORDS presenta “THE GIANT DWARF” il nuovo album dei MUI

“Giant Dwarf” è il nuovo album dei Mui, pubblicato da Vina Records e registrato tra Barcellona e Pescara tra il 2007 e il 2011. Un progetto interamente strumentale, raffinato, contaminato da vari umori jazz, elettronici e mediterranei, che non lasciano indifferente chi ascolta, per l’essenzialità e l’armonia delle linee melodiche, sostenute dall’ingegno di magistrali compositori.

Riflessioni strumentali in bilico tra jazz, funk, musica etnica ed elettronica. Solitudine, viaggi, natura, al ritmo delicato delle stagioni, in un cd di battiti,attimi, gocce d’acqua e terra. Ringraziando Barcellona, le sue strade, i suoi incontri.
Il progetto Mui nasce nel 1999, come duo di musica strumentale, formato da Stefano D’Incecco (sintetizzatori e campionatori) e Fabrizio Tropeano (chitarra e basso). Pescaresi d’origine, barcellonesi d’adozione, i Mui collaborano, fin dall’adolescenza, nell’ambito di vari progetti, tutti caratterizzati da un umore cross-over, inteso come miscela di generi musicali.
Nel 2000 la casa discografica statunitense-tedesca CitySlang Records si interessa per la prima volta alle composizioni dei Mui, pubblicando un demo di 4 brani sul proprio sito web. Parte da qui l’interesse anche da parte di altre realtà, finché nel 2002 nasce un sodalizio con l’etichetta indipendente tedesca Keplar Records, che pubblica i primi due lavori del duo. Nel 2003, la produzione del primo disco, omonimo, è sostenuta da un tour in Germania e Austria e dalla partecipazione dei Mui presso alcuni Festival di musica elettronica, principalmente in Italia (“Area Sismica” a Forlí, “Punti di fuga” a San Benedetto, “P.E.A.M.” a Pescara). Giungono in questo modo nuove amicizie e collaborazioni, che si concretizzano in “Inside a moving machine”, lavoro caratterizzato dalla presenza del musicista elettronico ungherese Robert Berezniei aka Tigrics, da quella di Michelangelo Del Conte alla batteria e di Stefano D’Amelio al sax e clarinetto.
A partire dal 2008 i Mui diventano trio con Roberto Di Egidio, integrato come presenza stabile al basso e alla tromba e trovano residenza fissa a Barcellona, spinti soprattutto dal desiderio di vivere nuove contaminazione socio-culturale e nuove percezioni musicali. Parallelamente, il gruppo Mui lavora alla creazione di nuove composizioni di carattere etno-jazz, insieme al pianista italiano Claudio Filippini, al fisarmonicista Marco Di Blasio, al duo brasiliano “A Irmandade” e alla cantante-percussionista Jabú Morales.

Apripista dell’album è l’ipnotico e riflessivo “7E9”. Si procede con un crescendo di intensità dei brani, fino ad arrivare a “Testasotto” (track 5), tra acqua briosa e umori sommersi. Dentro “Fugas” (track 7), tutta l’ispirazione barcellonese, con armoniche, violini e viaggi alla scoperta dei sentimenti.
Concludiamo con le parole dei Mui, riportate sul booklet dell’album, chiaramente ispirato a Barcellona, ai suoi colori, alle infinite sfumature di buona vita, che hanno ispirato al meglio questo lavoro: “Gracias a los amigos, al amor, a la pasiòn que quema, al mar, al sol.Gracias a Barcelona, a sus calles y sus encuentros. A las soledades insoportables y a las dulces. Gracias a mama tierra y al valor de los ninos, gracias”.

 

 

 

 

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